Consiglio di Stato, Sez. V, 31 luglio 2019, n. 5435
La valutazione in ordine alla congruità dell’utile deve esser condotta sul valore complessivo dell’appalto e dell’offerta economica
Con la sentenza n. 5435 del 31 luglio 2019 il Consiglio di Stato ha chiarito la portata del principio secondo cui non è possibile stabilire una soglia minima di utile al di sotto della quale l’offerta deve essere considerata anomala.
In particolare, con la decisione in questione il Consiglio di Stato – pur richiamando il consolidato principio secondo cui anche un utile apparentemente modesto può risultare congruo in costanza di altri fattori (come quelli curricolari, di qualificazione, di pubblicità etc..) – ha però precisato che tale valutazione deve tener conto anche dell’incidenza percentuale dell’utile sul valore complessivo dell’appalto e del complesso dell’offerta economica in relazione ai termini economici posti a base d’asta.
Nel caso di specie, quindi, è stata ravvisata l’incongruità di un utile inferiore allo 0,1% del valore complessivo dell’appalto.
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